Clarisse di Padova

Chi siamo

Santa Chiara PaneMonache Clarisse

II nostro Ordine (Sorelle povere di Santa Chiara) ha avuto origine dall’ispirazione suggerita dal Signore al beato Francesco d’Assisi, di vivere nella Chiesa secondo la forma del santo Vangelo.

La santa Madre Chiara, pianticella del medesimo Padre Francesco, resa partecipe di questa vocazione, ce la trasmise. La nostra famiglia, dunque, che a ragione viene chiamata «Ordine di santa Chiara», o anche «Ordine delle Sorelle Povere» e costituisce il Secondo Ordine francescano, dedita a vita integralmente contemplativa, professa l’osservanza del Vangelo secondo la nostra Regola.

II Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, nel quale la Regola affonda le sue radici, è il lieto
annunzio del mistero della salvezza: la rivelazione di Dio trino e uno, nel mistero di Cristo, Verbo incarnato, alla cui immagine siamo chiamati a diventare conformi.

Per questa ragione, l’intera forma della nostra vita deve essere ordinata a questo:  ad osservare il santo Vangelo, come abbiamo fermamente promesso», nello spirito della prima beatitudine della Vergine Madre Maria, e di tutti i risorti.

Ora, la vita «secondo la perfezione del santo Vangelo», è per Francesco e per Chiara la persona stessa di Gesù Cristo, che ci ha chiamato a seguire le sue orme di umiltà e povertà vivendo in clausura, per dedicarci al Signore con animo libero e intercedere per i fratelli.

professione monaca voti suoraI voti:

Così iniziano le nostre Costituzioni, spiegando il succo della nostra vita. L’osservanza del Vangelo, esplicitato attraverso i quattro voti che professiamo: Vita di obbedienza, castità, senza nulla di proprio e in clausura, a imitazione del Cristo che si ritira sul monte a pregare.

Il Carisma

l carisma che santa Chiara incarna, sull’esempio di Francesco, è quello di una vita di povertà accompagnato dalla fiducia nella Provvidenza di Dio che nutre gli uccelli del cielo, e veste i gigli del Campo, unita a una vita da sposa del Verbo crocifisso. Il Cristo, specchio che vede Chiara, è appeso alla croce e la monaca è chiamata a fissare lo sguardo su di Lui senza mai abbandonarne il pensiero.